Conclusasi la vi=
sita del direttivo Seigokan, avvenuta in occasione del primo stage itali=
ano, tenutasi il giorno 26 Maggio di quest’anno. Il bilancio che s=
e ne trae =C3=A8 del tutto positivo per l’accademia di arti marzia=
li reggina “Okinawan Go Ju Ryu Karate do”. Questa, guidata d=
al sensei Francesco Cuzzocrea, ha fatto gli onori di casa, ospitando la =
commissione mondiale giapponese composta dal Direttore Masatomi Tsuji, i=
l Vice-direttore Seigokan, lo Shihan Shinsaky Murata (8°dan), il Se=
nsei Koichi Nakano (5°dan) direttore internazionale assistente istr=
uttore, e dal responsabile europeo per la Seigokan, lo Shihan Jos=C3=A8 =
Santana (6°dan). I dirigenti Seigokan hanno manifestato il proprio =
plauso nei confronti del Sensei Francesco Cuzzocrea e dell’Accadem=
ia di arti marziali da lui fondata, conferendogli l’incarico prest=
igioso di primo ed unico responsabile nazionale della Seigokan per lR=
17;Italia, che colloca l’Okinawan Go Ju Ryu Karate do, all’i=
nterno del circuito mondiale delle arti marziali tradizionali. Il dirett=
ivo Seigokan ha mostrato inoltre, ulteriore soddisfazione, per le doti e=
l’elevata condotta morale e professionale del maestro Cuzzocrea e=
di tutti i suoi allievi. Giusto riconoscimento quindi per chi, in oltre=
trentacinque anni di esperienza dedicati alla cultura del Karate tradiz=
ionale ha sempre cercato, con grande umilt=C3=A0, il miglioramento perso=
nale sempre nello spirito delle arti marziali, senza mai fare sfoggio de=
lle proprie qualit=C3=A0 e dei propri titoli, ma percorrendo una strada =
fatta di umilt=C3=A0 e purtroppo anche di delusioni, ma sempre con grand=
e dignit=C3=A0 e onore. Entro il 2010, rende noto il responsabile delle =
pubbliche relazioni dell’Accademia, Lucisani Marco, il maestro Cuz=
zocrea, unitamente ad altri maestri provenienti da quasi 25 nazioni tra =
cui: India, Gran Bretagna, Brasile, Portogallo e naturalmente Italia =
220;si recher=C3=A0 in Giappone per affrontare gli esami di verifica del=
VI dan e confermare in tal modo il proprio titolo, di fronte ad una com=
missione interamente composta da maestri giapponesi della scuola Seigoka=
n. =C3=88 importante sottolineare che i gradi delle cinture nere, arriva=
no fino all’8° dan nella scuola Seigokan, pertanto, un VI dan=
Seigokan, equivale ad un VII dan e cos=C3=AC via. Parte dell’esam=
e, inoltre, comprender=C3=A0 l’esposizione di una tesi sviluppata =
intorno al karate tradizionale che il candidato dovr=C3=A0 proporre di f=
ronte alla commissione, che unitamente all’esecuzione dei kata ric=
hiesti, former=C3=A0 parte integrante dell’esame stesso. Un esame =
teorico-pratico quindi, ben lontano da quelli sbandierati dalle troppe s=
ociet=C3=A0 di arti marziali, che per esame intendono nella maggior part=
e dei casi, la semplice iscrizione pecuniaria al fine di conferire un me=
ro attestato al candidato.
Nulla a che vedere quindi, con quelli giapponesi, =
riservati prima di tutto a maestri di karate tradizionale, che devono av=
er dimostrato concretamente, e non a parole, la conoscenza approfondita =
delle tecniche di esecuzione, respirazione ed equilibrio del karate. I c=
andidati inoltre, devono dimostrare di aver sviluppato una capacit=C3=A0=
di concentrazione di un certo livello, ma soprattutto, devono avere una=
condotta morale irreprensibile, che testimoni il rispetto dei principi =
basilari delle vere arti marziali, vale a dire: rispetto per la vita, pe=
r il prossimo, onest=C3=A0 e tutte quelle qualit=C3=A0 morali (che per l=
a cultura orientale rivestono ancora un significato importante), che ele=
vano una persona al rango di essere umano. Per quanto riguarda lo stage =
avvenuto il 26 maggio presso l’accademia di arti marziali Okinawan=
Go Ju Ryu, nulla si =C3=A8 preteso dal Comune di Reggio Calabria, il qu=
ale per=C3=B2, visto il carattere internazionale della manifestazione ed=
in aperto contrasto con la condotta consueta adottata fino ad ora, ha p=
ensato bene di impegnare le gi=C3=A0 precarie casse comunali con l’=
;acquisto di ben sei (leggasi sei) targhette di premiazione, da donare a=
i membri del direttivo Seigokan, nonch=C3=A9 al responsabile europeo, lo=
Shihan Jos=C3=A8 Santana. Una somma irrisoria di circa un centinaio di =
euro, che, a fronte delle spese sostenute dalla Societ=C3=A0 sportiva re=
ggina per: vitto, alloggio nonch=C3=A9 il viaggio dei membri della commi=
ssione, da qualcuno =C3=A8 stata interpretata pi=C3=B9 come una presa pe=
r i fondelli, che da vero e proprio contributo per la manifestazione. Ma=
del resto, se oggi in tutta Italia l’unica scuola di arti marzial=
i tradizionali Seigokan si trova a Reggio Calabria, il merito =C3=A8 sol=
tanto di Francesco Cuzzocrea che attraverso l’impegno personale e =
di pochi allievi, ma soprattutto senza l’appoggio dell’ente,=
ha creato -=C3=A8 proprio il caso di dirlo- dal nulla, il riferimento i=
taliano del Karate tradizionale. Appare ovvio, quindi, in un contesto do=
ve gli interessi predominanti sono soggettivi, riferiti cio=C3=A8 ad una=
crescita meramente personale e non collettiva, che il contributo comuna=
le, si sia concretizzato al fine di lasciare una memoria (seppur blanda)=
di se, da portare oltre oceano e non per premiare l’impegno ed il=
risultato di chi ha fatto, ed anche bene, creando da solo i presupposti=
per questa serie di riconoscimenti. Ben venga quindi il disinteresse di=
chi =C3=A8 rimasto sordo fino a ieri alle continue lecite richieste di =
un associazione sportiva, che ha dovuto raggiungere i propri obiettivi i=
n solitaria, ma che adesso =C3=A8 giusto che sia l’unica a raccogl=
ierne i frutti. D’altronde =C3=A8 risaputo, nessuno =C3=A8 profeta=
in patria.